RSS

Teatro

Avevo 13 anni quando un’insegnante delle medie mi ha portato a vedere Louis Jouvet, e da allora non ho più smesso di andare a teatro e di inseguire le grandi compagnie straniere di passaggio. Ho assistito alle prove di Margarita Xirgu, ho formato gruppo con Juan Bosch, Pepe Estruch, Jacobo Langsner, Roberto Pérez Soto, Angel Rama, Ducho Sfeir, Mimí Satre, Taco Larreta, China Zorrilla; ho tradotto, ho scritto commedie (sfruttando la vis comica), ho collaborato con altri dietro le quinte, ho trovato il modo di dirigere il coro mimetizzandomi tra il pubblico. Solo dopo i 52 anni ho osato calcare le scene in un one woman show sempre cangiante di musica e di parola intitolato Tanghitudine, e ora chi mi ferma più, come cantautrice, come cantattrice o a presentare i miei Dvd in azioni performative…


Teatro_Eliseo30/06/2010 Napoletango, Giancarlo Sepe invita sul palco Meri Lao, Teatro Eliseo, ROMA, ore 18.30

Giancarlo Sepe, in procinto di realizzare il suo nuovo spettacolo, Napoletango, invita in scena Meri Lao, sua amica di vecchia data, che racconta il tango degli emigranti (voce, pianoforte, immagini d’archivio e di famiglia), e recita il suo monologo musical-didattico per cantattrice Tango & Café con pan.

Qui il video della serata (su Vimeo)

Napolitango


30 ott 2014-IV A  della scuola Franco Cesana, Roma30 ottobre 2014, classe 4ª della scuola Franco Cesana, Roma

HUEVOS DE SEÑORA

Versione per bambini e in spagnolo di Uova di donna di Meri Lao.

 

 

Rappresentata anche il 9 giugno 2009 al Liceo Cervantes di Roma, classe 3ª Primaria, maestro Pascual Russo Alba. Con Alberto, padre di Elena; Maria, madre di Nicanor; Ana, madre di Martín, e Meri, nonna di Aria.

 


Parma, Theatro del Vicolo, 7 novembre 2009

SONO BELLEDI

Un memorial recital in onore dell’autore e regista Giorgio Belledi fortissimamente voluto dalla sua vedova, Stefania Cavazzon

Tra gli altri artisti era annunciata la partecipazione di Meri Lao, coautrice con Belledi del Tango nero, l’operina mimica rappresentata dalla Compagnia del Collettivo al Teatro Due di Parma nell’anno 1980. Impedita di recarsi a Parma da una tripla frattura malleolare, Meri invia la pagina qui sotto, che sarà letta da un’attrice.

 

IL MIO INCONTRO CON GIORGIO BELLEDI
pagina di Meri Lao per il memorial recital Sono Belledi del 7 novembre 2009 al Theatro del Vicolo di Parma


BRAVÒ terza edizione, Roma, Teatro Quirino, 11 dicembre 2006

Casa della drammaturgia contemporanea internazionale – Cile, Colombia, Uruguay e Venezuela.

Presenta Neria De Giovanni; Isabel Russinova, direttore artistico della manifestazione, legge poesie dei paesi rappresentati; Mónica Marín interpreta un testo di María Mercedes Carranza; Patricia Rivadeneira e Marta Iacopini interpretano Il Ventaglio di Diego Muñoz, sul tema della anoressia; Ira Fronten, Cartas de amor históricas e El día que me quieras di José Ignacio Cabrujas; interventi musicali di Giulia Bonomo (flauto) e Domenico Pasquini (chitarra); Meri Lao recita il suo monologo satirico Uova di donna, un’allegoria sui trionfi e i crolli delle rivoluzioni; coreografie di Marilù Felici sul Cd I miei tanghi di Meri Lao; Piera Degli Esposti chiude la rassegna con letture di Pablo Neruda

 


Collage, con Mauro Perugini e Valentina Carnelutti,
Teatro Argot, Roma marzo 2003

COLLAGE, tasselli di commedie, poesie, racconti e tanghi di Meri Lao, con Valentina Carnelutti, Mauro Perugini, e un cammeo dell’autrice. Dai lavori teatrali Tangare humanum est, Il guerriero e la sirena, Conferenza stampa di Marianna Mozart, e del libro Il Vicino di sotto /El Vecino de abajo. Musiche (salvo Mozart, beninteso!) del Cd I miei tanghi, voce e pianoforte Meri Lao.
Andato in scena al Teatro Argot, Roma, rassegna Vetrina di scena sensibile, 11 marzo 2003


TANGARE HUMANUM EST, musical da camera per una coppia di attori di prosa, complesso strumentale e, all’occorrenza, ballerini, 2001. Pubblicato sul libro T come tango, ElleU Multimedia, 2001

Frammento tratto da TANGARE HUMANUM EST


S 053 (2)IL GUERRIERO E LA SIRENA (1995), nove scene per una coppia d’attori alla maniera del Dybbuk per due persone. L’attore e l’attrice passano, senza soluzione di continuità, attraverso una trentina di ruoli: i vari Ulisse e Sirene possibili. L’uomo, che non osa fare il salto nel buio, usa tattiche di ripiego per non ascoltare il richiamo di lei e per non seguirla. La donna, seduttrice ma perdente, si ritroverà ridotta a mero organo di fonazione, sirena d’allarme, sgocciolante d’acqua marina. In scena accade ogni cosa: da una copula frettolosa a un rito funebre arcaico, da un chiassoso carnevale a un annegamento, e non mancano situazioni di vaudeville.


PERCHÉ DYBBUK? Agli inizi degli Anni Ottanta mi trovavo tra il pubblico del Teatro in Trastevere di Roma per assistere al Dybbuk pour deux personnes di Shelomo Anski, un testo ebraico classico. La parola Dybbuk, che letteralmente significa “adesione”, indica, nelle crisi mistiche, la possessione da parte di démoni o di anime di defunti. Anski (Polonia, 1863-1918) tratta in quel testo dell’amore casto tra Hanan, povero studente talmudista, e Lea, figlia di un uomo ricco e potente. Al rifiuto del padre di lei di dargliela in sposa, Hanan muore di dolore, e, proprio il giorno in cui Lea sta andando a nozze con un facoltoso pretendente, la sua anima si incarna nel corpo dell’amata. Un rabbino, con l’aiuto di formule cabalistiche, tenterà di scacciarla. E quando infine il dybbuk verrà smosso, Lea morirà.

La messa in scena di Bruce Myers e Josienne Stoleru fu per me una rivelazione. Dybbuk, anime erranti, fantasmi, archetipi, il femminile profondo, il maschile culturale, tutti i personaggi della vicenda prendevano posto negli attori, ne erano espulsi, in un rito impietoso di possessione a due. Mi riportò agli anni “eroici” formativi, agli eventi teatrali che ebbi la fortuna di vedere durante la mia adolescenza a Montevideo e a Buenos Aires: Louis Jouvet, Jean-Louis Barrault, Madeleine Ozeray, Margarita Xirgu (assistevo alle prove), Pedro López Lagar, Ben Ami, Harald Kreutzberg, Memo Benassi, Emma Gramatica, Ruggero Ruggeri, Elena Zareschi, Sergio Tofano, un Vittorio Gassman venticinquenne…

Quella sera, al Teatro in Trastevere, promisi a me stessa: “non appena avrò trovato un tema, scriverò un Dybbuk”. E il tema non poteva essere altro che quello delle Sirene, che da tanti anni impernia le mie ricerche. Ho chiesto a Lea Sestieri e a Giacoma Limentani, specialiste in letteratura ebraica, se era un’operazione lecita, e loro mi hanno risposto di sì. Ecco qui, dunque, Il guerriero e la sirena.

CONFERENZA STAMPA DI MARIANNA MOZART

commedia in otto scene per attrice o travesti protagonista e 5 giornalisti. Lettura animata al Teatro Studio MTM di Roma, regia di Lydia Biondi e Nino Spirlì, Salo Pasik protagonista, Roma, ottobre 1992.

 

Frammento tratto dalla commedia CONFERENZA STAMPA DI MARIANNA MOZART


Illustrazione di Tomi Ungerer

OVALIS (coautrice Vilda Ciurlo)

Farsa linguistica in due atti, per tre attori che si dividono ventitré ruoli, pubblicata su Ridotto, mensile di teatro – SIAD – N. 3/4 Marzo/Aprile 1979. Premio IDI 1979 (l’Istituto Dramma Italiano a suo tempo rifiutò le offerte di allestimento di Aldo Trionfo, Tonino Conte, Antonio Salines, Ludovica Modugno, la Compagnia del Collettivo di Parma perché, contrariamente ad altre opere premiate, per Ovalis dovevano assicurare almeno trenta rappresentazioni), finalista Premio Flaiano 1980. Lettura scenica a cura del Teatro Studio MTM, al Fontanone di Roma, regia di Lydia Biondi e Nino Spirlì, ottobre 1992.

QUI la recensione di Adele Cambria

 


TANGHITUDINE, one woman show sempre cambiante, scritto, recitato, suonato e cantato da Meri Lao, che lo ha portato in scena per dodici anni (dal 1980 al 1992) nei principali teatri d’Italia (dal Teatro Civico di La Spezia e il Teatro di Porta Romana di Milano al Teatro Vittoria di Roma) e in Svizzera, Francia, Svezia, Stati Uniti, sullo sfondo di immagini originali e qualche citazione in VHS. Fra i tanti livelli espressivi, non poteva mancare l’accenno sociale e l’ironia. Vedi post e sei video dedicati.

Foto Peter Quell -1982 V.Massimo (2) Teatro Espero Roma, marzo 1981

Tanghitudine alla Limoniera di Villa Massimo,
Foto Peter Quell, Roma, 1982

Teatro Espero Roma, marzo 1981


DONNA CANZONATA, trascrizione teatrale del radioscena omonimo, per attore e attrice dialoganti, su una base registrata delle canzoni più note del momento. Gruppo Teatrale Il Canovaccio, attori Rita Polverini e Marco Boncompagni, regia Alessandro Boncompagni, stagione estiva 1989 Arezzo.


DISCORSO SULL’INFERIORITÀ DELLA RANA (coautrice Vilda Ciurlo), monologo per attore, pubblicato su “La Bottega del Teatro” nel settembre 1978. Musiche di scena originali composte da Meri Lao, come il “Ranatango”. È stato rappresentato dalla compagnia Tre A con Patrizia La Fonte come protagonista, al Teatro alla Ringhiera, nei giardini dell’Accademia Filarmonica Romana, al Palazzo Rospigliosi e in varie piazze del decentramento della Provincia di Roma, stagione 1980-81.


TANGONERO (coautore Giorgio Belledi), operina mimica per attore e attrice, con trio strumentale e cantante in scena, rappresentata dalla Compagnia del Collettivo di Parma nelle principali piazze teatrali italiane, stagione 1980-81- Vedi SONO BELLEDI, 2009
<fra poco ricostruiremo un Dvd >


SAUNA PARTY (1979) di Meri Lao, grottesco per sette attrici oppure sette attori in travesti, due mimi, e una voce maschile registrata.
In sette quadri, dal rosso al viola secondo la serie dei sette colori, sette signore danno sfogo al peccato originale che le contraddistingue, dentro una sauna sem­pre più de­serta, più fredda, più buia. Solo alla fine, quasi fosse un giallo, si scoprirà il se­gre­to del­l’altra sauna che tanto spa­ven­ta le si­gno­re, come pure quello della voce ma­schi­le che detta le regole del gioco.
SAUNA PARTY, pièce “esilarante e crudele”, ha goduto di alcune letture animate:

Al Teatro Spazio Uno di Roma (1° dicembre 1979)01-sauna-party-spazio-uno-dicembre-1979-le-sette-protagoniste-2-tag2

Da sinistra a destra, le attrici Tiziana Bergamaschi (ira), Dina Braschi (gola), Renata Zamengo (invidia), Lucia Catullo
(accidia), Angela Cavo (superbia), Jeannette Len (lussuria), Fabrizia Castagnoli (avarizia)

02-sauna-party-tiziana-bergamaschi-e-dinabraschi-spazio-uno-1979-2tag2-jpg 03-sauna-party-paola-pitagora-spazio-uno-1979-2tag2 04-sauna-party-spazio-uno-dic-1979-manuelamorosini-merilao-2tag2

Tiziana Bergamaschi e Dina Braschi

Paola Pitagora

Manuela Morosini e Meri Lao

Al Teatro Colosseo di Roma (27 febbraio 1980)05-2-sauna-party-teatro-colosseo-27-febbraio-1980-da-sin-a-dxtag
Da sinistra a destra: Giuliano Quaglia (voce maschile), Claudia Caminito (accidia), Isabella Del Bianco (invidia), Letizia
Mangione (gola), Jeannette Len (lussuria), Renata Zamengo (avarizia), Emy Eco (ira), Angela Cavo (superbia),
Daniele Fichera (descrizione dell’azione)

06-sauna-party-le-sette-protagoniste-teatro-colosseo-27-feb-1980-2tag

10 Meri Lao, Teatro Colosseo febbraio 1980 - Foto Pietro Shtylla (2)TAG Un servizio su SAUNA PARTY al Teatro Colosseo è stato trasmesso da RAIDUE (26 marzo 1980) per il programma televisivo “Si dice donna”, a cura di Tilde Capomazza, con la regia di Marco Ligini
Fiesta Danilo 24 nov 2013 (2)TAG Tradotta in spagnolo da me stessa, SAUNA PARTY entra nel repertorio di teatro del Grupo de la Eñe della F.A.O.

Nel 1982 rimango colpita dal Nemico di classe di Nigel Williams con la regia di Elio De Capitani e tre giovanissimi straordinari attori: Paolo Rossi, Antonio Catania e Claudio Bisio. Offro loro Sauna Party, viene a trovarmi Claudio Bisio, che è particolarmente attratto dal personaggio della Signora Vidini, e non solo per la scena in cui appare con la testa rasata. Poi, tutto si è sfilacciato, anche per colpa mia, che non so “concretizar”. Peccato.
Intanto il sog­getto di Sauna Party (tradotto in inglese da Aldo Corraduccio) era andato all’autrice teatrale Nell Dunn, e ripreso a sua volta da Joseph Losey per il suo film postumo Steam­ing (1985), con un cast tutto fem­mi­nile capeggiato da Va­nessa Red­grave, Sarah Miles e Di­ana Dors, ma senza la sim­bo­lo­gia del sette. (vedi Dizionario maniacale del sette)


SE DI ME NON PARLO (coautrici Aurora Cancian e Antonella Squadrito), commedia musicale per due attrici, stagione estiva di Roma e Provincia 1978


VESTI VIOLENTE, dalla veste bianca alla veste nera: del rituale femminile di vestire le Madonne, idea e immagini di Riccarda Pagnozzato, Musiche di scena di Meri Lao, 1978


MICA SARAI FEMMINISTA!?, commedia musicale, prodotto finale dei corsi di teatro e musica tenuti al Liceo Sperimentale Statale di Roma, interpretato da sedici liceali (v. Estudiantes), Teatro in Trastevere, Teatro alla Maddalena, Teatro Argentina (a favore del Tribunale Russell) 1976-77. Théâtre du Soleil, Bruxelles, 1981, per la regìa di Aurora Capanna.

Qui altre foto e info sullo spettacolo


CANTI DI VITA E AMORE, DELLA RESISTENZA EUROPEA, DELL’AMERICA LATINA, Coro “Rosso un fiore” del Liceo Unitario Sperimentale di Roma diretto da Meri Lao. Teatro Politecnico, Festa dell’Unità Ponte Milvio Flaminio, Roma, ottobre 1975
<stiamo recuperando il programma con i testi e la musicassetta>